Superare ogni appropriazione materialista e comprensione umana del mistero divino. non cercare sicurezze umane e titoli mondani, ma la fede in Cristo Vivo e Risorto. È un messaggio di speranza quello rivolto dall’arcivescovo di Agrigento, Alessandro Damiano, alla comunità di fedeli. Ecco il testo integrale del discorso dell’arcivescovo per la giornata di Pasqua:
Fratelli e sorelle, il Signore è risorto, veramente! Durante quest’anno giubilare e di grazia, mentre le Nazioni sembrano tessere un “nuovo ordine mondiale” lasciando Gesù “fuori dalla porta”, desidero formularvi i miei auguri di una Pasqua foriera di “vita nuova” prendendo spunto da un dipinto – attribuito al pittore Tommaso Rossi – presente nella chiesa madre di Sciacca.
Risalta davanti agli occhi, anzitutto, come fondale del dipinto, uno spazio che sa di “tempio”, quindi di un luogo addetto al culto sacro, alla liturgia. Sullo scorcio, invece, dietro Maria di Magdala, si intravede un giardino.
Su questo fondale, ad un tempo architettonico e agreste, si stagliano tre persone, due uomini e una donna, facilmente riconoscibili: la Maddalena e gli apostoli Pietro e Giovanni. Viene raffigurato il momento in cui la Maddalena, «apostola degli apostoli» e prima «testimone della divina misericordia» (Gregorio Magno, XL Hom. In Evangelia, lib. II, Hom. 25, 10), dona l’annuncio pasquale: «Cristo mia speranza è risorto». Un annuncio che pone la “Chiesa in uscita” come esorta Papa Francesco.
In effetti, gli apostoli sono raffigurati in un atteggiamento dinamico, “in uscita” dal tempio verso il mondo. Ciò che colpisce è il fatto che, sia la Maddalena che Pietro, sono avvolti in panneggi dello stesso colore: l’azzurro e l’oro del cielo e della risurrezione. Sembra quasi che il pittore voglia sottolineare il fatto che Maria di Magdala e Pietro siano ambedue “apostoli”. L’apostolato della prima, in un certo senso, stimola e suscita l’apostolato di Pietro e di Giovanni, il loro essere “Chiesa in uscita”. Chiesa che si pone, in tutti i suoi membri, in cammino sinodale per farsi compagna delle gioie e delle speranze, delle tristezze e dell’angosce dell’umanità (cf. GS 1). La Maddalena addita con l’indice destro il Giardino della risurrezione, l’Eden, il Paradiso riaperto grazie alla passione morte e risurrezione di Gesù. Cerchiamo ora di scoprire il “nocciolo esistenziale” di questo dipinto. Propongo tre note.
Il primo annuncio della risurrezione è dato e donato da una donna, la Maddalena; la quale non fa parte del collegio apostolico. Ciò vuol dire che ogni cristiano, non solo i ministri ordinati e i “consacrati”, è chiamato, dentro e fuori il perimetro ecclesiale, ad annunciare – con la vita e con le parole – che Cristo è veramente, sul serio, risorto da morte. Ciò ci permette di vincere, se lo vogliamo con l’aiuto del Risorto, le tante morti di cui è costellata purtroppo la nostra quotidianità: guerre, violenze di ogni genere, e le diverse sfaccettature delle povertà e fragilità umane.
Gli apostoli non si accorgono, prima dell’annuncio della Maddalena, della presenza e dell’azione del Risorto nel grigiore e nella tristezza della loro quotidianità. Quanto silente e incipiente bene è seminato nei solchi dei nostri giorni! La Maddalena rinverdisce in noi l’annuncio profetico, valido anche in questi nostri tempi cosi travagliati: «Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?» (Is 43,19). Questa «cosa nuova» è il Cristo risorto, colui che svecchia i nostri giorni scrostando la vernice scura del pessimismo per far riemergere la luminosità e il chiarore della speranza.
Ed infine, è proprio nel giardino della risurrezione dove il Signore dice a Maria Maddalena: «Noli me tangere». È un invito rivolto non solo a Maria, ma anche a tutta la Chiesa, per entrare in una esperienza di fede che supera ogni appropriazione materialista e comprensione umana del mistero divino. Ha una portata ecclesiale! È una buona lezione per ogni discepola e ogni discepolo di Gesù: non cercare sicurezze umane e titoli mondani, ma la fede in Cristo Vivo e Risorto! Il Signore vi benedica e renda luminosi i vostri giorni